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    Patrizia Gargiulo   1 117 ALBUM   ALL ALBUM   SUGGEST   Contact the artis  
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    Patrizia Inizia a dipingere ancora bambina i primi insegnamenti gli vengono dati da una professoressa delle scuole medie,le lezioni di pittura sostituivanos le lezioni d’inglese.
    Nel 1973 frequenta il liceo artistico di Napoli studia con Carlo Alfano e Ciro De falco abbandona il liceo, e di seguito si diploma dopo in grafica pubblicitaria.
    Diplomatasi con la lode e borsa di studio all’Istituto Settembrini di Napoli è assunta da uno dei più importanti studi pubblicitari di Napoli, ancora oggi una delle sue idee è trasmessa come spot da una casa di acqua minerale. Giovane pittrice di animo ribelle si allena con le opere della pittura napoletana come figurativa e copista, a diciassette anni gli viene assegnato il suo primo premio al concorso della chiesa Del Carmine nel 1978. altrepartecipa a molte collettive tra napoli e provincia.Una delle sue opere gli viene rubata, e questo episodio la segna e cosi con uesto episodio decide di seguito di rinunciare partecipare a mostre e collettive.
    Tuttavia i suoi dipinti sono venduti all’estero come copie dei grandi maestri dell’800 e 900 napoletano. Nei quadri figurativi di Patrizia iniziano a comparire elementi frettolosi di colpi di pennello, cosi l’avvio involontario di quello c he oggi è la sua arte, l’avvio di quelle riflessioni sulla sua pittura, e sugli strumenti del dipingere e del creare.




    Nel 2000 lascia il Teatro Bellini di Napoli e si trasferisce ad Assisi . lavorava alla
    scissione delle diverse componenti dell'oggetto artistico inizia a usare per gioco nel 2003 il suo tessuto intriso di colle e crea un piccolo “Cantico delle creature”. Dopo varie sperimentazioni abbandona il suo figurativo che oltre ad avere una valenza anatomica “La sua produzione trova estimatori privati e pubblici, un suo Cristo della Misericordia che adorna una cappella di una nota chiesa napoletana. Patrizia G ha partecipato, con nuove opere intrise di energia e di forze espressive in tecniche miste alla Biennale di Palermo, dove ha incontrato il grande critico Paolo Levi che l’ha incoraggiata a sondare il nuovo percorso.” Opere che sfruttano il riutilizzo di tessuti che trovano nuova linfa vitale nella capacità dell’artista di proporle con la tridimensione, e nella libera composizione che il processo di asciugamento,dei tessuti sulla tela, preparata realizza con una dinamica propria, che l’artista accompagna ma non determina nel suo aspetto finale .
    Il suo percorso artistico di sperimentazione continua rimanendo tuttavia per lo più inserita, ma non conforme nella corrente dell'Action painting , una formula di insieme di fascino tra il suo primo amore il figurativo e la materia . I suoi lavori oggi non hanno il segno di una matita o di un pennello , la sua arte è il segno continuo tracciato con gli occhi . La sua mente memorizza il tratto e la superficie su cui operare sulle sue orme originali di pittrice figurativa.
    Nel 1980 lavora in laboratorio di restauro , collabora per il rifacimento degli ori della Comit nella Galleria Umberto I di Napoli . Saranno proprio gli ori dei restauri che la porteranno al restauro del Teatro Bellini di Napoli di qui all’assunzione diretta a collaborare con il M° Tato Russo e viene assunta come restauratrice ufficiale del teatro, aveva solo 23 anni . Dal restauro al palcoscenico il passo fu breve e cosi con la sua arte del dipingere, lavorarono con molte scenografie, mettendo in palcoscenico il suo talento pittorico. I protagonisti del dibattito teatrale dell’epoca erano molti, ma pochi gli eletti che emergevano in uno stato politico sfavorevole all’arte, uno dei più attivi in quegli anni che si sviluppa ed emerge per le sue rappresentazioni maestose, era proprio Tato Russo.Patrizia G. impara dal palcoscenico il “dietro le quinte” comprende le profondità ancor di più la luce, le ombre che danno profondità. Il buio gli trasmette le emozioni di vedere quello che in una luce solare risulterebbe piatto e privo di rilievi. In quel periodo, tra l'altro, su stimolo viene in contatto con la materia creando attrezzeria con le materie più varie, nasce per lei il riciclo . Patrizia Gargiulo riciclava scene e costumi , legno ferro e cartone e riportava in luce capolavori scenografICI. BIOPCOMPLETA;http://patriziagargiulo.wix.com/patriziagargiuloart#!bio-completa/cz45
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