Nata a Roma (dove vive ed opera) da genitori Armeni. Dopo la Maturità Artistica e la Laurea in Pittura ha frequentato corsi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, specializzandosi tra l’altro in Arte Terapia, Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, Scavo Archeologico, Restauro. Dal 2011 fitta la sua attività espositiva che la vede presente in importanti Fiere, Rassegne d’Arte di respiro internazionale (tra cui la Biennale di Venezia),Mostre e Concorsi. È pubblicata su Cataloghi, Libri e Riviste d’Arte Contemporanea.

L’indagine artistica della pittrice armena Arpinè Sevagian parte da un’analisi della natura, per impossessarsi dei suoi più profondi segreti, attraverso le sue manifestazioni più dirette. Così la rappresentazione figurativa dell’artista diviene solo un mezzo, uno spunto, il punto di partenza, l’imprinting figurale mediante il quale esprimere, idee, concetti di tipo allegorico e simbolico. Nella sua produzione quello che appare, quindi, non è quello che sembra, ma qualcosa che protende verso il tutto, l’infinito e l’assoluto.
(Araxi Ipekjian)
Il “colore rosso del melograno” è l’ultimo ciclo pittorico della pittrice armena Arpinè Sevagian, omaggio alla sua terra d’origine che l’artista ha voluto fare attraverso la figura del poeta Sayat Nova, trovatore armeno del XVIII secolo. L’opera fatta di allusioni, simboli e assonanze visive, attinge al folclore e alla storia del popolo armeno con un risultato profondamente espressivo. Il mondo pittorico che nasce dalla poesia di Sayat Nova, diventa immagine e si esprime con una tavolozza dove i colori sconfinano e si diffondono.
(Sole Scalpellini)